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Qualità dell’aria in ambiente di lavoro

Qualità dell’aria in ambiente di lavoro

Sapevi che il benessere e la produttività di chi lavora sono fortemente influenzati dalla salubrità dell’aria? La qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è, infatti, un requisito essenziale e può interferire con la normale attività, aumentando il numero di errori o condizionando la velocità di esecuzione di un compito e quindi andando ad incidere sulla performance.

Il tema della qualità dell’aria indoor è pertanto assai delicato perché va ad incidere (al pari di altri fattori come microclima, luminosità, rumore, ecc) sul comfort degli ambienti di lavoro. La valutazione di tale fattore presenta però una certa complessità dovuta al fatto che nell’aria sono presenti sia sostanze inquinanti prodotte dal normale processo di respirazione antropica (attraverso respirazione, sudorazione, traspirazione, ecc) sia sostanze inquinanti derivanti da materiali presenti all’interno o introdotti dall’esterno (ad esempio materiali edilizi, di arredo, delle lavorazioni).

All’interno del d.lgs. 81/2008 il tema della qualità dell’aria viene affrontato nell’allegato denominato “Luoghi di lavoro” nel quale viene richiesta la conformità dell’ambiente lavorativo ad una serie di requisiti qualitativi.

Come ogni agente di discomfort, e quindi interferente con l’attività lavorativa, la qualità dell’aria va opportunamente valutata ed inserita all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi per la salute e sicurezza (DVR), previsto dall’art. 28 del d.lgs. 81/2008.

Esistono quattro tipologie di sostanze inquinanti in ambienti indoor:

a) le sostanze generate dagli occupanti;

b) le sostanze generate dai materiali edilizi e di arredo;

c) le sostanze generate dalle lavorazioni eseguite;

d) le sostanze presenti nell’aria esterna (particolato e gas/vapori), immesse all’interno dalla ventilazione naturale o meccanica.

Quando le concentrazioni di una o più di tali sostanze sono tali da risultare dannose/pericolose, il datore di lavoro è tenuto alla valutazione del rischio per la salute per esposizioni a sostanze pericolose. In questo caso si ha a che fare con un possibile rischio per la salute e non con un possibile discomfort. Nel caso contrario, in cui nessuna delle sostanze sopra elencate è presente in concentrazioni tali da risultare dannosa/pericolosa, la valutazione da effettuare è relativa all’eventuale disturbo arrecato dalla qualità dell’aria indoor. Questo elemento, potenzialmente, concorre ad impedire che gli individui presenti avvertano quella generale sensazione di soddisfazione per l’ambiente, comunemente definita “benessere” o “comfort”.

Per una valutazione ed una consulenza specifica sugli aspetti trattati in questo articolo, contatta i ns uffici e i ns professionisti saranno a tua disposizione.