Molti sono gli adempimenti di sicurezza sul lavoro a carico del datore di lavoro il quale, una volta espletato quanto posto a suo carico dalla normativa vigente, può ritenere di aver fatto tutto quanto in suo potere/dovere per tutelare la salute e la sicurezza dei suoi lavoratori? La risposta a tale legittimo quesito ci è suggerita dal richiamo di un obbligo fondamentale che ha il datore di lavoro: l’obbligo di vigilanza.
Il Testo Unico, a tal proposito, ci dice che il datore di lavoro deve richiedere l’osservanza da parte dei lavoratori di:
- norme vigenti
- disposizione aziendali in materia di sicurezza e di igiene
- disposizioni aziendali sull’uso dei DPC (dispositivi di protezione collettiva) e sui DPI (dispositivi di protezione individuale)
Per ottenere (o provare ad ottenere) tale risultato, il datore di lavoro ha solo una strada da percorrere: vigilare sul corretto comportamento dei lavoratori. Ovviamente non è richiesto un controllo continuo e costante da parte del datore di lavoro (ciò impegnerebbe all’inverosimile tutti i titolari di azienda!) ma certamente è richiesta una organizzazione della sicurezza e l’implementazione di procedure ad hoc che prevedano le modalità di controllo ed il diretto coinvolgimento della figura del preposto aziendale.
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